"Ciò che per il bruco è la fine del mondo, per il resto del mondo è la farfalla"
Lao Tse
Prendendo spunto dalle parole di Lao Tze, vorrei tentare di illustrare la dinamica peculiare che caratterizza il lavoro artistico. Il baco da seta che con pazienza, ordine e cura si avvolge nel suo bozzolo grazie ad un lunghissimo filo, esegue un lavoro meticoloso che lo porterà ad una trasformazione radicale
Anche l'artista esegue un lavoro lungo e talvolta ripetitivo; eppure, proprio il continuo ripetersi di un gesto sempre identico a se stesso, lo porta all'annullamento. La mente e la mano, allora, sembrano separarsi e la coscienza abbandona il contingente per dirigersi verso un’altra dimensione, all'interno, dove fantasie spontanee affiorano e si susseguono, veloci ed effimere.
Inteso in questo senso, il lavoro artistico diviene strumento di meditazione, di raccoglimento e l'opera che si viene a creare porta con sé le tracce di questo processo.
Nel momento in cui si osserva l'immagine come fruitori esterni, è fondamentale considerare l’esistenza di questo fenomeno di trasformazione interiore, anche se non è possibile coglierne pienamente il significato.
"Noi danziamo in cerchio e supponiamo, ma il Segreto sta nel mezzo e sa"
Robert Frost